Circolo dei Libri

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04ottobre
2016

Ma chi è Elena Ferrante? L'autrice di "L'amica geniale" e dei volumi successivi (tre) del ciclo dedicato alla vita delle due ragazzine e amiche napoletane che poi diventano grandi, si cela da anni sotto pseudonimo, e intanto vende milioni di copie in Italia e nel mondo. Adesso, dopo anni di mistero, forse l'identità della scrittrice sta per essere scoperta. Da una indagine un po' spregiudicata. Che forse ha azzeccato, o forse no.

E' lei o non è lei? L'inserto culturale della domenica del Sole 24 ore presenta una inchiesta giornalistica di Claudio Gatti il quale rivela che secondo lui, con molte prove alla mano, la Ferrante sarebbe Anita Raja, 63 anni, traduttrice per la casa editrice e/o (che pubblica i romanzi della Ferrante) e moglie del romanziere Domenico Starnone (tempo fa qualcuno aveva suggerito che la Ferrante fosse lui: e se fossero loro due?...). "L'amica geniale" ha costituito un clamoroso caso letterario. Ha avuto e ha milioni di lettori in Italia e nel mondo: nei soli Stati Uniti ha già venduto oltre un milione e mezzo di copie e Hillary Clinton ha dichiarato che il libro le piace così tanto al punto di rallentare apposta la lettura per potersela gustare adagio, fra un comizio per le presidenziali e l'altro. In Germania il romanzo è stato pubblicato da appena tre settimane e ha già venduto 250.000 copie. Da anni non si contano le ipotesi, le indagini, e anche le bufale, gli azzardi intorno all' identità vera di Elena Ferrante. Il segreto è stato sempre ben custodito dalla casa editrice e/o. Ora ci sarebbe questa rivelazione, fondata su un'inchiesta che non è andata per il sottile, giungendo a saccheggiare i movimenti finanziari dell'editore e scoprendo che i versamenti alla traduttrice Anita Raja sono andati aumentando in modo cospicuo e anomalo proporzionalmente al successo crescente dei romanzi della Ferrante. E la Raja, intanto, che ha trascorsi di vita i quali si collegherebbero in parte a taluni aspetti dei romanzi della Ferrante, ha acquistato case e cose di lusso, si sostiene. L'interessata non ha finora battuto ciglio. Qualcuno ha criticato questa smania giornalistica intrusiva della privacy di un autore che vuole rimanere sconosciuto. Due riflessioni brevi. La prima è se qualcuno, per esempio qui una scrittrice, si nasconde in modo misterioso e assoluto, nessuno deve sorprendersi (tanto più quando ella ha enorme successo) se il giornalismo, facendo il proprio mestiere, cerca di svelare il mistero (che peraltro alimenta la fama dei libri e dell'autrice). La seconda riflessione è per dire l'apprezzamento nostro nei confronti di una persona che, conosciuto un successo mondiale, potrebbe per vanità svelarsi con un "coup de théatre" e diventare protagonista ambita del grande circo letterario e mondano, a livello planetario. E invece se ne è rimasta nell'ombra, restando appartata, discreta, sconosciuta e libera. A meno che non sia anche molto furba.

LEGGI LA RECENSIONE - Elena Ferrante «L'amica geniale»