Appunti da un treno in corsa
2023
![](https://www.circolodeilibri.ch/images/original/391c94cca58fd6f9253a5bbcc52719f3.jpg)
(m.f.) Mai salire su un treno senza un libro, sostiene chi ama la lettura. Anche perché leggere in treno significa vivere, in qualche modo, due dimensioni spazio- temporali. Se leggi da fermo, sei in una stanzialità: viaggi nello spazio e nel tempo ma solo dentro il libro (ed è il primo e non unico miracolo della lettura). In treno ti accade una doppia mobilità. Tu viaggi dentro il romanzo (sei nella neve di Russia accanto a Natascia Rostof, sei nella Londra povera e fuligginosa con David Copperfield, sei nel giardino immenso con Micol Finzi Contini) ma viaggi anche davvero: ogni tanto metti il dito nel libro, alzi lo sguardo e vedi uno spicchio del lago dei Quattro Cantoni, rialzi più tardi gli occhi e vedi un altro lago, quello di Zurigo, sotto un altro cielo. E sempre passano filari di alberi, case, stazioni, campi di grano, fattorie, città. Viaggi nel libro e nello spazio. Due sensazioni gemellate.
Illustrazione: Sally Storch (USA, 1952): "Donna che legge in treno"
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