Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

Claudio Magris, lezioni di stile

13settembre
2019

Tempo curvo a Krems

Claudio Magris

Cinque racconti di Claudio Magris, una prosa densa, sontuosa, stilisticamente raffinatissima. Una lettura anche difficile, come è giusto per la degustazione di una scrittura intensa, musicale, pensata con l'intelligenza del giudizio e i sensi della memoria. Magris mette in scena la vecchiaia (e viene in mente la perfetta, lapidaria definizione di Sciascia nel "Giorno della civetta" su cui abbiamo appena lavorato: "la lunga memoria e il breve futuro"). Magris racconta cinque uomini anziani, dal vissuto intenso e anche dolente, di testa colta e malinconia in agguato. Ognuno si sente un poco estraniato da un presente precario, sfilacciato. Il respiro silenzioso della memoria gonfia i pensieri, il tempo dilaga avanti e indietro. La memoria, soave ma anche traditrice, beffarda, sembra corteggiare la teoria della relatività di Einstein, "il tempo curvo".Il racconto che dà il titolo al libro è il più difficile, filosofico, allusivo. Gli altri sono più afferrabili ma ovunque serpeggia, ineffabile, l'intreccio di detto e non detto, accaduto o non accaduto. E quante perle dentro i gusci perfetti della scrittura ("invecchiare diviene il simbolo del sopravvivere, grazie"… a una tecnica di ritrosia e di ritirata in minimi spazi di libertà vigilata"). La prosa fluisce lenta, avvolta in flutti e spume, come un largo fiume maestoso.