Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

"‹Pereira e Pareri (3)

04dicembre
2020

Sostiene Pereira

Antonio Tabucchi

Sono giunti altri commenti al romanzo "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi, dopo che abbiamo dovuto rinunciare a lavorarci sopra in presenza nei nostri previsti incontri di novembre. Trovate qui una breve "lezione" di sintesi in video


"Il libro di Tabucchi mi è piaciuto. All'inizio ho fatto un po' fatica ad abituarmi alle continue ripetizioni di "Sostiene Pereira" e dunque anche la lettura non andava così scorrevole; poi mi son resa conto che l'esser ripetitivo di quella frase faceva parte del suo stile narrativo e così anche il romanzo è "partito" sulla strada giusta. Belle le descrizioni dei luoghi portoghesi. Anche la scena del ballo è ben descritta e si nota come Pereira ci tenga molto a Marta, impegnandosi a far bella figura nel valzer, malgrado il suo fisico che forse lo blocca un po' nei movimenti.
Grazie al Circolo dei libri ho fatto la bella scoperta di uno scrittore a me sconosciuto.
(Graziana Kobler)


A me il libro è piaciuto molto e l'ho letto (comunque ragionandoci su) in un baleno, a differenza di altri suoi scritti molto più impegnativi e difficili, anche se sempre intelligenti, soprattutto quando parla di memorie, tempo che invecchia in fretta e giochi di rovescio. A differenza per esempio di " Addio alle Armi " di Hemingway (cito una rilettura) per me a distanza molto deludente, questo lavoro ha suscitato in me lo stesso piacere nella lettura e le stesse emozioni della prima volta, molti anni fa. Forse allora le reazioni postgiovanili erano più forti, anche perché più vivo il ricordo di un mio lontano parente che al grido di "no pasaràn", si era aggregato alla ottantina di Ticinesi volontari antifascisti (ma lui, a quanto si diceva, era andato a combattere il generale Franco più per sfuggire alle grinfie di sua moglie che per motivazioni idealistiche..). Ora, rileggendolo, il libro mi ha comunque ancora suscitato un movimento di ribellione alla violenza subita da Monteiro Rossi e dallo stesso Pereira, e una ammirazione per il gesto astuto e coraggioso di reazione ribelle del sempre più simpatico giornalista ciccione.
Un bel libro, che conserva tutto il suo valore anche nel trascorrere del tempo , quello universale e anche il mio personale.
(Ernesto)


Con il suo gesto finale di ribellione Pereira forse non è dimagrito molto e il suo soffio al cuore probabilmente non è guarito. Ma gli è dimagrita, fino a diventare snella e perfetta, l'anima della coscienza!
(Fr. Ga.)


Cerco di riassumere alcune riflessioni.
1. Pereira ci dimostra che la mediocrità, o l'indifferenza e la pigrizia (dell'anima?) possono sempre scuotersi e avere un colpo di testa, o follia, o trasgressione, o ribellione.
2. Ognuno di noi è un po' Pereira, in certi momenti della vita. Ma ognuno di noi ha la possibilità di fare come Pereira e agire. Ognuno come può.
3. Se viene voglia di andare a Lisbona, guardarsi in giro, persino andare all'Orchidea a bere limonata e mangiare frittata, vuol dire che il romanzo è riuscito.
4. Sostiene Pereira: la frase secondo me vuol dire che ognuno deve avere il coraggio di avere e sostenere un punto di vista
(Simone P.)