Circolo dei Libri

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07giugno
2019

Alexander McCall Smith

Guanda

La vena feconda di Alexander Mc Call Smith non cessa per fortuna di distillare la sua lievità narrativa. Ecco l'ultimo romanzo del ciclo dedicato agli abitanti del caseggiato al numero 44 di Scotland Street, diventato il numero civico attuale più noto della narrativa britannica. Ma conviene, a chi ancora non conosce questo e gli altri due cicli dello scrittorescozzese nato in Botswana, cominciare dall'inizio. Il primo ciclo è quello della detective africana del Botswana Precious Ramotswe, titolare della Ladies' DetectiveAgency N 1 (la prima agenzia investigativa femminile del paese e peraltro anche l'unica), formata da lei stessa e dalla diligente e occhialuta segretaria. Precious Ramotswe è robusta, anzi parecchio grassa ma lei non se lo vuole sentire dire, dice che semplicemente ha "la corporatura tradizionale africana". Lei investiga su piccoli pasticci, imbrogli, ferite esistenziali, grovigli d'amore e di truffa. C'è molto humor, c'è molto buon senso. Se volete leggere le sue avventure dall'inizio, cominciate con ordine, con "Le lacrime della giraffa". Il secondo ciclo è quello di Isabel Dalushie, donna bella, single e ricca di Edimburgo, filosofa che si permette il lusso di dirigere una rivista di filosofia senza preoccupazioni di vendite e di bilanci. Curiosa delle storie altrui, Isabel si imbatte in casi misteriosi, nodi esistenziali, piccoli enigmi su cui, usando la speculazione filosofica come una lente, indaga discretamente. Il primo libro (che vale la pena leggere dall'inizio, perché la storia di Isabel cresce e cambia) è "Il club dei filosofi dilettanti". Ed eccoci al terzo ciclo, (di cui parla questo ultimo romanzo) da iniziare leggendo "44 Scotland Street". A quel numero c'è un vecchia casa con parecchi appartamenti. Mc Call Smith ne scruta gli interni come se fosse uno spettatore curioso ma poi segue anche le uscite dei vari inquilini, l'intrecciarsi talvolta delle loro storie, i desideri,le manie, le tenerezze. Protagonista principale iniziale anche qui è una donna, la giovane studentessa Pat, ancora non bene in chiaro sull'indirizzo da prendere negli studi e nella vita, pronta ad innamorarsi senza essere certa di aver successo, collaboratricea tempo parziale di una galleria d"˜arte diretta da un giovanotto sensibile, e un po' goffo, segretamente innamorato di lei. Rientrano in scena anche gli altri abitanti classici di Scotland Street 44, fra cui il ragazzino Bertie che i due ansiosi e intellettuali genitori vogliono a tutti i costi vedere come bambino prodigio rubandogli brandelli di normale felicità infantile, oppure l'artista Angus Lordie, con ilfedele cane Cyril che beve scodelle di buona birra irlandese nei bar che il suo libertario padrone ama frequentare. Mc Call Smith non allenta la sorveglianza sul suo stile semplice e chiaro e dentro le pagine semina raffinate sentenze di saggezza e suscita lampi di gusto e bellezza, convinto che scaglie di cose buone si annidino fra lepieghe più comuni della vita quotidiana. Narrativa di intrattenimento? Certo. E di qualità. E ricca di gusto, di umanità.