Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

16febbraio
2018

Cormac Mc Carthy

Einaudi

Ecco uno dei romanzi più fulminanti e forti degli ultimi decenni. Un libro angoscioso e amoroso al tempo stesso, la narrazione di una desolazione apocalittica da lugubre fine del mondo e della resistenza disperante, tenace, impaurita e tenerissima di un uomo e unbambino in una relazione profonda e totalizzante: un padre che vuole salvare il suo bambinodalla sparizione,dalla morte, in un pianeta regredito a uno stato primitivo , minaccioso e inselvatichito . “La strada”, come genere, è fantascienza ma non proprio, è un romanzo post-apocalittico ma non si sa bene cosa sia successo, è una storia di angoscia quasi insopportabile e nondimeno è il disvelarsi di un calore d’affetto, di un amore sconfinato. Cosa sia accaduto, nel mondo, non si capisce bene, Qualsiasi cosa sia avvenuta, è successa da poco. Ci sono i resti ancora “freschi” di città, autostrade, ponti, case, ferrovie. Il tutto abbandonato, saccheggiato, semibruciato. Fra cielo e terra grava una caligine grigiastra che smorza la luce del sole. Non c’è più vita, anche la vegetazione è morente, intorno solo freddo, pioggia, neve. In giro ci sono, vagamente percepiti, alcuni superstiti. Ma sono “cattivi”, minacciosi. Sono pronti a cibarsi di altri esseri umani pur di sopravvivere. Bisogna evitarli. Bisogna camminare, andare, procedere sulla “strada” che porta a sud, là dove forse ancora ci sono ingiro alcuni “buoni” che resistono. Il padre e il bambino vanno, trascinando un superstite carrello della spesa di un supermercato con un paio di coperte e pochi viveri rimasti. Cercheranno, in ogni resto di negozio, abitazione o caseggiato abbandonati, rimasugli di cibo, scorte nascoste. Per sopravvivere. La narrazione è secca, i dialoghi scabri, diretti, senza virgolette, gli aggettivi e gli avverbi pochi. Non c’è più tempo per gli orpelli, per le sfumature. Per la bellezza perduta. Il passato è una memoria che sbiadisce in rimpianto e disperazione. Eppure, dentro quella desolazione, arde il fuoco che l’uomo e il ragazzino portano dentro di loro. Arde il desiderio resistente del bello, del buono, del giusto e del vero. Forse il mondo può salvarsi anche dopo la fine del mondo. Grazie soltanto all’amore. Che romanzo! Ti prende le viscere, ti ributta indietro, ti riafferra, ti prende il cuore, non ti lascia in pace, ti chiama dentro la sua complicità terrorizzata e amorosa.