Circolo dei Libri

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26marzo
2011

Philip Roth

Ed. Einaudi (Narrativa straniera)

L'ultimo romanzo di Roth è il capitolo conclusivo del cosiddetto quartetto della "Nemesi". Dopo Everyman, Indignazione, L'umiliazione, ecco dunque Nemesi. Mentre in un torrido luglio del 1944 le truppe alleate avanzano in Francia, a Newark - nello Stato del New Jersey e città natale di Roth - i bambini combattono la loro personale guerra contro un altro terribile nemico la polio.

Anche Eugene "Bucky" Cantor, giovane animatore sportivo del campo giochi nel quartiere ebraico, a suo modo combatte. I suoi incorporei antagonisti sono i sensi di colpa e la vergogna che lo tormentano a causa dell'esclusione dal reclutamento dovuta a un difetto della vista. Ventitreenne vigoroso ed eccellente sportivo, allevato dai nonni secondo i principi del coraggio, dell'integrità morale e del dovere, Bucky si dedica in maniera compensatoria al folto gruppo di bambini ai quali insegna softball nelle soffocanti giornate estive. Quando l'epidemia della polio inizia a decimare le fila dei ragazzini di cui è responsabile, egli cerca in ogni modo di proteggerli dall'invisibile nemico. Il suo fronte bellico si sposta nel parco giochi del quartiere, dove egli combatte strenuamente contro il contagio. Scoraggiato di fronte all'irrimediabilità della malattia e sollecitato dalla fidanzata a lasciarsi alle spalle l'aria metifica di Newark, Bucky - pur desideroso di raggiungerla al campo estivo di Indian Hill - è divorato da sentimenti contrastanti: da un lato la salvezza e la prospettiva di una nuova vita insieme alla futura moglie e dall'altro il tradimento dei ragazzi e dei propri rigidi principi. La sensazione di frustrazione e di ingiustizia che deriva dall'impossibilità di compiere quella che egli reputa la propria missione, di difendere dei bambini innocenti (e di difendersi a sua volta) dal male, suscita in Bucky un forte istinto di ribellione a un Dio capriccioso e crudele che lo conduce all'odio contro la religione stessa.

Il titolo già suggerisce l'inesorabile parabola del soldato mancato Bucky verso il suo tragico destino che lo porta dalla vigoria alla decadenza e infine al castigo autoinflitto all'untone involontario. L'ineluttabilità del destino, la grande amarezza per ciò che la vita promette e non mantiene, il "come sarebbe stato se", il pessimismo ebraico di fondo sono i temi portanti di questo magnifico racconto.

Romanzo tripartito - da Newark alle Pocono Mountains e infine di nuovo a Newark ma con un salto temporale di 27 anni - dalla struttura narrativa perfetta, Nemesi è scritto superbamente, nella tipica prosa asciutta di Roth. Un libro imperdibile di quello che è forse il maggiore romanziere americano vivente.