Circolo dei Libri

Per condividere con altri il gusto della lettura, che per principio è individuale ma poi può anche farsi compagnia.

31gennaio
2025

Giorgio Montefoschi, “Un’indicibile tenerezza”, La nave di Teseo

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News

Circoli di lettura: inverno-primavera 2025

20dicembre
2024

Ecco titoli e date dei nostri prossimi incontri:

Lunedì 10 e martedì 11 febbraio
Joseph Conrad, "Fra terra e mare", Einaudi
Ci dedicheremo in particolare al racconto di mezzo, intitolato “Il compagno segreto”.

Lunedì 10 e martedì 11 marzo
Wilkie Collins, "La donna in bianco", Fazi

Lunedì 31 marzo e martedì primo aprile
il titolo seguirà.

Lunedì 5 e martedì 6 maggio
il titolo seguirà.

Gli incontri si svolgono i lunedì a Bellinzona presso M-Space, viale Stazione 34 alle ore 20:00 e i martedì a Lugano all'Hotel Villa Castagnola, alle ore 16:30 e alle ore 20:00. (attenzione! In via eccezionale martedì 11 febbraio a Lugano ci troviamo all’Albergo Splendide)

Per iscrizioni e informazioni:
info@circolodeilibri.ch
079 456 44 87

Novità da leggere

Un’indicibile tenerezza

31gennaio
2025

Continua

Novità da leggere

Legàmi

20ottobre
2024

Continua

Novità da leggere

Il manuale del fosforo e dei fiammiferi

20settembre
2024

Continua

Novità da leggere

Oggi una donna è andata fuori di testa al supermercato

07giugno
2024

Continua

Novità da leggere

Lucy davanti al mare

19aprile
2024

Continua

Novità da leggere

Baumgartner

05aprile
2024

Continua

Blog

L’imperturbabile maggiordomo Jeeves

17gennaio
2025

P.G.Wodehouse, “Alla buon’ora, Jeeves!”, Sellerio

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Blog

Bellezza, arte, scrittura

13dicembre
2024

Leggete questa bella frase, quasi pittorica, di Charles Baudelaire (1821-1867):

«La carrozza porta via al gran trotto, in un viale zebrato d'ombra e di luce, le bellezze adagiate come in una navicella, indolenti, mentre ascoltano vagamente le galanterie che cadono nel loro orecchio e si abbandonano al vento della passeggiata».

Scritta nella prima metà dell' Ottocento, sembra prefigurare l'arte impressionista che stava per nascere. Baudelaire era un appassionato d'arte: «Sin da giovanissimo, i miei occhi colmi di immagini dipinte o incise non avevano mai potuto saziarsi e credo che i mondi potrebbero finire prima che io diventi iconoclasta. Glorificare il culto delle immagini: la mia grande, la mia unica, la mia primitiva passione». Parafrasando Stendhal, aveva scritto: "Il Bello non è che la promessa della felicità". Salvo che Stendhal in quel caso si riferiva alla bellezza femminile, dopo una notte milanese passata a veder danzare in una festa delle donne molto belle. Baudelaire, invece, si riferiva all'arte, in generale. Osservava per le vie di Parigi scene, luci, colori, gente, amava guardare nei quadri la vita e la vita nei quadri. E scriveva…

Immagine: Edgar Degas (1834-1917), "Carrozza alle corse"

Blog

Diamo tempo agli scrittori...

01dicembre
2024

"Come faccio a spiegare a mia moglie che quando sto davanti alla finestra e guardo fuori senza fare niente io sto lavorando?". Questa frase l’ha scritta Joseph Conrad, grande autore anglo-polacco, per dire in modo paradossale che lo scrittore spesso deve rimanere in un silenzio fisicamente inattivo per ruminare la genesi della propria scrittura a venire. Pierpaolo Pasolini in un suo verso scrisse: "Per essere poeti, bisogna avere molto tempo". Sono cose che si sanno, o quantomeno si intuiscono. Però adesso ecco la conferma in un libretto curioso di Francesco Piccolo: "Scrivere è un tic: i metodi degli scrittori", appena edito da Einaudi. L’autore, con cura e acume, è andato raccogliendo testimonianze dirette e indirette sui modi, le manie, i gesti, le scaramanzie, gli ambienti, i vezzi compositivi dei maggiori scrittori. Ne nasce un gioco divertente di informazioni interessanti, talvolta bizzarre. Senza esagerare, tuttavia: alla fine a contare non è come un autore scriva, ma quello che scrive. E così, fra le molte curiosità, ritroviamo il bisogno di tempo, molto tempo, apparentemente vuoto, di cui uno scrittore necessita per generare le proprie parole su carta. E troviamo per esempio un pensiero di Raffaele La Capria: "la mia giornata è una continua perdita di tempo in cui cerco di includere qualcosa di creativo. Ma questo qualcosa di creativo che io includo nella perdita di tempo non sarebbe possibile se non perdessi tempo, perché per inventare qualcosa uno deve essere distratto, non essere troppo concentrato. Così faccio". E Claudio Magris: "C’è bisogno di avere pomeriggi interi da buttare via".

Bene. Concediamo dunque agli scrittori tutto il tempo che vogliono per guardare fuori dalla finestra e buttare via le ore. Poi però, per favore, scrivano qualcosa. Di buono. Li aspettiamo. È per questo che esistono gli scrittori.

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Una saga ebraica di scampati in terra americana

16novembre
2024

Isaac Bashevis Singer, "Ombre sull'Hudson", Adelphi
(Editore Adelphi e non Feltrinelli come erroneamente detto per un lapsus di cui ci scusiamo)

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